Badante professionale, cosa è cambiato dal 1° ottobre

12/10/2020
10 Minuti

Le novità in arrivo per ogni badante professionale non mancano di certo, visto che contratti, indennità e contributi subiscono di continuo sempre delle modifiche. Anche se dobbiamo ammettere che quest’ultime sono spesso e volentieri positive per le badanti, visto che questa mansione nel corso del tempo si è evoluta sempre di più.

Infatti, rispetto al passato viene vista anche con occhi diversi, ovvero come un lavoro nobile e professionale.
Con questo non vogliamo assolutamente dire che chi svolgeva questa mansione in passato non era un professionista, anzi. Ma è innegabile che rispetto a prima, la formazione ha completato a 360° il lavoratore.

contratto di lavoro badanti conviventi

Negli anni addietro tutto quello che veniva appreso era legato prevalentemente alla sfera esperienziale, adesso le famiglie cercano anche la preparazione teorica.

Quindi diventa molto importante per le badanti aggiornarsi non solo sulla parte teorica (sempre fondamentale se volete svolgere al meglio questo lavoro), ma anche su quella burocratica. Molte volete le novità riguardanti contratti, ecc, possono sembrare noiose e complicate, ma non è assolutamente così.

Anche perché, come già vi abbiamo anticipato in apertura, queste novità spesso salvaguardano gli interessi dei lavoratori dipendenti. Novità che non arrivano casualmente, visto che proprio nell’ultimo periodo si stavano ultimando le procedure per regolarizzare i lavoratori domestici.


Badante professionale, modifiche contrattuali.

Le novità legate ad ogni badante professionale sono state introdotte lo scorso 1° ottobre, una tra tutte è sicuramente l’accesso ai servizi INPS attraverso l’utilizzo di SPID. È stato quindi eliminato il vecchio PIN.

Una delle più importanti è pero senza alcun’ombra di dubbio quella contrattuale: infatti dal 1° gennaio del 2021 ci saranno degli aumenti importanti per le badanti inquadrate al livello “B Super” (assistenza a persone autosufficienti e in regime di convivenza).

L’aumento è di 12 euro, un piccolo ritocco che comunque fa sempre piacere. Quindi la retribuzione andrebbe ad ammontare a 880 euro lordi.
Nessuna modifica per quanto riguarda invece il periodo di prova, che rimane quindi intatto ad 8 giorni.

Periodo di prova che scatta dal momento in cui si comincia a fornire assistenza all’anziano.


Formazione, permessi retribuiti.

Ecco un’altra novità che non può non far piacere alle badanti che detengono un contratto a tempo pieno o indeterminato da almeno 6 mesi. Per queste lavoratrici è possibile richiedere fino a 40 ore di formazione all’anno, retribuite regolarmente.

Potrete quindi iscrivervi a corsi di formazione e aggiornarvi sulla professione senza alcun problema.
E se i corsi sono riconosciuti dall’ente Ebincolf, il permesso si prolunga fino a 64 ore.

Questa modifica è stata ovviamente pensata per poter far prendere il patentino di qualità alle badanti, che ha come obiettivo quello di andare a certificare tutte le competenze in materia. Ecco un’altra prova che testimonia come questa professione stia crescendo notevolmente.

Le badanti che disporranno del patentino di qualità, avranno un ulteriore aumento da 8 euro a 10 euro (ovviamente in base al loro livello di inquadramento).

Non manca la possibilità di poter effettuare visite mediche senza dover rinunciare ad ore di stipendio (anche in questo caso sono regolarmente retribuite). Stesso discorso anche per assenze relative al rinnovo del permesso di soggiorno e al ricongiungimento familiare.

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