Per chi non ha già vissuto l’esperienza di ricerca di una badante per un proprio famigliare il rischio è di iniziare una sorta di odissea nella sterminata offerta di questo settore. Per orientarsi, ecco un elenco delle soluzioni più comuni con pro e contro di ciascuna.
Le soluzioni “fai da te”
Il passaparola
E’ forse il metodo di ricerca più comune, specialmente tra chi affronta per la prima volta la questione della badante. Quando si inizia a cercare assistenza per un proprio caro, si guarda alle esperienze di amici o parenti che possono offrire referenze su una persona che ha seguito un loro famigliare.
Pro: l’affidabilità della badante è garantita da persone di cui ci fidiamo.
Contro: è difficile che la badante sia disponibile (infatti, se non è ancora occupata con il famigliare dei nostri amici, è probabile che abbia trovato un altro impiego) e comunque, se anche fosse libera, resterebbe da verificare se è capace di seguire efficacemente il nostro caro con la propria specifica situazione. Ne consegue che il 90% di coloro che si affidano a questo metodo di ricerca si ritrovano a cambiare più di tre badanti all’anno.
I portali o le bacheche di annunci
Chi non può contare su badanti consigliate da amici o parenti, potrebbe pensare di risolvere il problema pubblicando un annuncio, o cercando la badante tra quelle che si propongono nei portali che incrociano domanda e offerta.
Pro: numerose candidature disponibili
Contro: una serie infinita di appuntamenti con conseguente perdita di tempo e nessuna garanzia di successo. Buona parte delle persone che risponderanno, infatti, si proporranno con lo scopo di avere un guadagno e non sulla base di esperienze comprovate.
Dal “Fai da te” alle società specializzate
Temendo di avere una spesa troppo alta, sono numerose le famiglie che finiscono col dichiarare meno ore di lavoro svolte dalla badante e ricorrono, almeno in parte, al pagamento in nero.
Così facendo però si espongono al rischio, più concreto di quanto si creda, di essere trascinate in una causa dalla badante, che spesso poi ne esce vincitrice con conseguente esborso da parte dei famigliari.
Chi rimane deluso o scottato dalle soluzioni “fai da te” di solito prende in considerazione l’idea di affidarsi ad una società specializzata nel mercato delle badanti che si assuma la gestione e la responsabilità del personale. Ne esistono di due tipi:
Le cooperative e le agenzie di lavoro interinale
Con l’idea di risparmiare ci si rivolge alle cooperative, che sotto certi profili sono più convenienti rispetto alle agenzie. Ad esempio dal punto di vista fiscale (Iva ridotta al 4%, o addirittura esenzione totale nel caso si tratti di Onlus).
Pro: Il personale è assunto direttamente dalla società, il che significa, per i famigliari, non doversi occupare di pratiche burocratiche di messa in regola e compilazioni di buste paga. Inoltre una società che lavora seriamente compie almeno un minimo di selezione sulla base di visite a domicilio da parte delle badanti per verificare la compatibilità badante/assistito.
Contro: E’ una soluzione che di solito funziona solo per periodi piuttosto limitati. La badante che lavora attraverso una cooperativa infatti non può contare sul diritto né alle ferie né alla malattia: è l’altra faccia della medaglia del risparmio, di conseguenza la badante tende a cercare occupazioni a condizioni migliori e quindi tende ad abbandonare il lavoro in qualunque momento. Le cooperative sociali assumono le badanti con contratti di collaborazione e per ciò, dopo un certo numero di ore di lavoro svolto, la famiglia deve comunque rivolgersi ad un Caf per mettere in regola la badante.
Agenzie di selezione
Sono società in grado di occuparsi sia della selezione del personale che di pratiche burocratiche e buste paga.
Pro: Scrematura di candidature e focalizzazione su profili professionali specializzati; sostituzione della badante in caso di ferie, malattia e infortuni. Tutte le pratiche di assunzione, contratto, cedolini paga fatti a norma di legge (Contratto nazionale collettivo Colf e Badante)
Contro: l’assunzione è a carico della famiglia. I servizi di un agenzia hanno un costo e sono oggetto di commissioni.