Badanti conviventi | Tutto quello da sapere sull’indennità sostitutiva

19/07/2021
10 Minuti

Badanti conviventi con vitto e alloggio: cos’è l’indennità sostitutiva e come si calcola? In questo articolo vedremo in breve tutto quello che c’è da sapere.

burocrazia a opt 1

Partiamo dalla voce “badanti conviventi con vitto ed alloggio”

Sono tali quando operano di persona nell’abitazione del proprio assistito. E alternano turni di lavoro a momenti di riposo.

Infatti è importante non confonderle con le badanti notturne!

Badante in cerca di lavoro

Perché, come erroneamente si crede, una badante notturna è tenuta a prestare servizio sia di giorno sia di notte. Mentre la convivente no!!!

E infatti secondo il Contratto collettivo nazionale per i lavoratori domestici è d’obbligo un riposo per le badanti conviventi che lavorano per 11 ore giornaliere consecutive.

Ed ecco perché se la “convivente” lavora durante il giorno, non potrà garantire assistenza durante la notte.

Fa eccezione solo uno straordinario notturno.

In tutto questo, il datore di lavoro (la famiglia dell’assistito) deve assicurare all’assistente familiare:

  • il vitto: ovvero il cibo necessario ad un’alimentazione sana e sufficiente. É compreso un ambiente adatto a vivere in tranquillità e salute.

  • l’alloggio: ovvero uno spazio curato, sicuro e confortevole che garantisca alle badanti conviventi la giusta privacy assicurandone la serenità.

 

E quando spetta il vitto e l’alloggio alle badanti? E cosa stabilisce il Contratto collettivo nazionale?

L’art. 36 dello stesso afferma che “il vitto dovuto al lavoratore deve assicurare una alimentazione sana e sufficiente. L’ambiente di lavoro non deve essere nocivo all’integrità fisica e morale dello stesso” .

Continua lo stesso: “il datore di lavoro deve fornire al lavoratore convivente un alloggio idoneo a salvaguardare la dignità e riservatezza”.

 

Come lo retribuisce?

Generalmente si retribuiscono sia il vitto sia l’alloggio in natura. La famiglia accoglie l’assistente familiare nell’abitazione e le fornisce i pasti giornalieri.

Tuttavia, nel caso in cui ciò non accada, alle badanti conviventi spetta quella che si chiama indennità sostitutiva.

Si tratta di una somma di denaro calcolata moltiplicando il valore convenzionale giornaliero di vitto e alloggio per il numero di giorni lavorati.

  • Lo si riconosce alle badanti solo se le condizioni contrattuali non prevedono la fornitura di vitto e alloggio in natura.

  • l’indennità dovrà essere pagata anche in occasione di ferie, congedi, malattia.

In generale per tutte le giornate trascorse dalle stesse al di fuori dell’abitazione del datore di lavoro (e che di conseguenza non usufruiscono del vitto e dell’ alloggio).

 

E per quanto riguarda i costi delle badanti conviventi?

 

Bisogna sommare i costi delle badanti conviventi associati alla retribuzione mensile con quelli relativi all’indennità di vitto e alloggio.

E questi poi sono da corrispondere nel caso in cui l’assistente familiare non ne usufruisca in natura.

Poi, il versamento dell’indennità sostitutiva al lavoratore domestico indica una cifra convenzionale che va inserita in busta paga.

Successivamente si calcola moltiplicando il valore convenzionale giornaliero di vitto e alloggio per il numero di giorni lavorati.

E si tratta di un valore fissato ogni anno dalle parti che hanno sottoscritto il Ccnl e aggiornato annualmente sulla base delle variazioni del costo della vita rilevate dall’ISTAT.

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Infine c’è da dire sulle ferie delle badanti conviventi. Ricevono l’indennità sostitutiva?

La risposta varia a seconda della situazione.

Infatti, se la lavoratrice non trascorre le ferie presso il datore di lavoro, allora sarà necessario aggiungere l’indennità sostitutiva di vitto e alloggio alla retribuzione mensile relativa al mese di ferie.

E poi moltiplicare la cifra di 5,61 € per il numero totale di giorni di riposo.

Qualora poi la badante convivente abbia maturato 26 giorni di ferie, la quota d’indennità sostitutiva equivarrà a 145,86€ (5,61 x 26) . La inserirà poi nel compenso mensile.

Quindi, quando le famiglie decidono di affidarsi all’assistenza di una badanti conviventi per la cura di un familiare in difficoltà…

…è bene che sappiano che sono a tutti gli effetti “datori di lavoro con diritti ed obblighi”.

Ed è esattamente questo il motivo per cui muoversi tra la burocrazia è necessario. Così come lo è farlo riguardo all’affidabilità della badante e necessario.

Ma non è semplice. Lo so.

Per queste ragioni si consiglia di affidarsi ad un’agenzia del lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro e specializzata nella ricerca, selezione e gestione di personale domestico qualificato.

Qui, infatti, potrai usufruire delle competenze e dell’aiuto di professionisti con anni di esperienza nel settore.

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