Alzheimer: sintomi, cura e consigli di benessere

15/08/2023
10 Minuti

L’Alzheimer è la forma più comune di demenza nei pazienti over 65: si stima infatti che oltre 50 milioni di persone nel mondo ne siano affette.

Ad oggi non esiste ancora una cura per l’Alzheimer, ma un’accurata diagnosi è fondamentale per poter intervenire tempestivamente e dare all’anziano il supporto necessario ad affrontare la nuova situazione.

Santa Rosa Assistenza offre un servizio di ricerca e selezione di badanti personalizzate in base alle esigenze. Ricorda che dare assistenza ad un anziano, soprattutto se affetto da Alzheimer, non è un’attività per tutti: serve una persona specializzata e formata per poterlo fare.

Che cos’è l’Alzheimer?

L’Alzheimer è una malattia:

  1.  Comune: il 50-80% dei casi di demenza si trattano in realtà di Alzheimer.
  2.  Atipica: non è un normale processo dell’invecchiamento.
  3.  Progressiva: peggiora con il passare del tempo

 

È caratterizzata da un processo neurodegenerativo che distrugge le cellule del cervello e causa un progressivo deterioramento delle aree che controllano le funzioni cognitive, di memoria e la capacità di svolgere le normali attività quotidiane.

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Quali sono i suoi stadi?

Come abbiamo anticipato, l’Alzheimer è una malattia progressiva, il che significa che non compare da zero manifestandosi all’ultimo stadio ma segue una serie di fasi.
In generale, a livello medico, la malattia di ogni paziente viene suddivisa e catalogata in tre stadi a seconda della compromissione dell’autonomia dell’anziano nello svolgere le normali attività giornaliere.

  1.  Fase iniziale

Si nota un lieve declino cognitivo che può essere facilmente confuso con i comuni cambiamenti legati all’avanzare dell’età. Questa fase comprende leggeri problemi di memoria o di concentrazione.

  1. Fase intermedia

In questa fase si iniziano ad identificare dei sintomi legati direttamente alla malattia, come ad esempio delle evidenti lacune nella memoria o stati di confusione generale.

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   3. Fase avanzata

Questo è lo stadio più grave in cui l’anziano ha generalmente bisogno di aiuto per svolgere le attività quotidiane. Oltre al peggioramento della memoria entra in gioco anche il possibile cambiamento di personalità, la mancanza di risposta al suo ambiente e l’incapacità di portare avanti una conversazione.

I sintomi dell’Alzheimer: come riconoscerlo

Entriamo nel vivo della questione, come possiamo aiutare una persona affetta da Alzheimer? Sicuramente il primo passo da fare è riconoscere la presenza della malattia per poter fornire tutto il supporto necessario. Ecco alcuni dei sintomi dell’Alzheimer più comuni:

  • Perdita di memoria
  • Disturbi del linguaggio, difficoltà a trovare le parole o a collegare le frasi
  • Problemi fisici come fatica a deglutire o a camminare
  • Disorientamento spazio-temporale e conseguente difficoltà nello svolgere le attività quotidiane
  • Episodi di confusione
  • Cambiamenti di personalità, del comportamento o sbalzi di umore

Diagnosi e percorso terapeutico

Per diagnosticare l’Alzheimer è necessario svolgere degli esami cerebrali specifici che possano identificare l’accumulo della proteina beta amiloide e della proteina tau, le principali cause dell’insorgere della malattia.

Al momento purtroppo non esiste ancora una cura per l’Alzheimer né un percorso terapeutico. Si può procedere con una terapia farmacologica che tenga sotto controllo i sintomi più fastidiosi come ad esempio la depressione, i disturbi del sonno e i disturbi comportamentali.


I maggiori trattamenti rimangono quelli di tipo preventivo e conservativo, a cui si può affiancare una teoria di supporto cognitivo come lo è la ROT (Terapia di Orientamento alla Realtà), il cui obiettivo è quello di stimolare il paziente rispetto alla sua storia, al suo ambiente e al tempo in cui vive.

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Mansioni della badante in casi di Alzheimer

Alla badante spetta il difficile compito di gestire quotidianamente la malattia: il suo ruolo è quello di garantire al malato la migliore qualità possibile della vita.

A questo punto entra in gioco Santa Rosa. Le nostre badanti sono formate sull’esigenza che si trovano ad affrontare, e se per caso la tua badante non lo fosse provvederemo ad inserirla immediatamente in un corso di formazione adeguato alla tua nuova situazione familiare. Clicca QUI per un preventivo personalizzato, basta un solo incontro per sciogliere i tuoi dubbi.

Tornando a noi, una badante dovrebbe essere in grado di riconoscere i sintomi dell’Alzheimer e di conseguenza avere la lucidità di avvisare tempestivamente la famiglia. Nel caso invece che l’anziano sia già affetto da Alzheimer, ecco alcuni dei compiti specifici della tua badante:

  • Gestire gli imprevisti
  • Instaurare una relazione empatica
  • Dare importanza alla dignità dell’anziano
  • Agire sempre con calma e tranquillità
  • Curare l’ambiente per renderlo confortevole e sicuro
  • Assistere il malato nella cura igienica e personale
  • Allenare la mente e la memoria dell’anziano

Consigli per gestire il malato

Prendersi cura di una persona malata di Alzheimer è una bella sfida. Innanzitutto, è necessario tenere saldi i sentimenti poiché si tratta di una persona cara e allo stesso tempo serve essere sempre presenti, per questo può essere utile l’aiuto di una persona esterna.

Ecco un elenco di attività a cui dare importanza per vivere nel modo più sereno possibile:

  • Organizzare la giornata in casa
  • Utilizzare l’ambiente in modo terapeutico
  • Porre attenzione all’alimentazione
  • Ascoltare la musica
  • Stimolare la mente
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Purtroppo, non è ancora possibile guarire da questa malattia, ma sicuramente è di vitale importanza accettarla e provare a vivere una situazione di benessere.

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