Nonostante il momento lavorativo poco felice che sta vivendo il nostro Paese, quello della badante professionale è un lavoro che continua a crescere.
Questo perché rispetto al passato la mansione di badante si è evoluta molto, sia economicamente che professionalmente. Infatti, viene riconosciuta come tutte le altre professioni dal CCNL. Quindi i diritti non mancano di certo…
E infatti, mentre negli anni addietro erano prevalentemente le donne dell’Est a svolgere questa mansione, oggi i numeri dicono che ci sono anche tanti italiani a prestare assistenza agli anziani.
Spesso e volentieri, però, ascoltiamo molte storie di badanti che non sono informate sui propri diritti contrattuali. Se non siete molto esperte in materia, potrebbe capitare di non godere a pieno di tutti quelli che sono i benefit che vi spettano, senza nemmeno saperlo. Purtroppo i datori di lavoro che non rispettano i dipendenti sono tanti, ma con qualche accorgimento, è possibile arginarli. In questo articolo intendiamo fare maggiore chiarezza, quindi prestate tanta attenzione.
Badante professionale, come tutelarsi dai datori di lavoro.
Ecco tutti i principali diritti di cui dispone una badante professionale che svolge assistenza ad una persona:
Pagamento regolare: può sembrare scontato, ma uno dei diritti principali di ogni tipologia di lavoratore è quello di ricevere un compenso economico, in cambio di una prestazione lavorativa. Purtroppo, però, non è sempre una cosa scontata, visto che non tutte le famiglie regolarizzano le badanti. E quindi in caso di lavoro in nero (oltre a commettere un reato), si rinunciano anche ai contributi. Traducibile come: addio pensione, dopo una vita di sacrifici!
Inoltre, ricordatevi che la somma minima è prevista dal CCNL, non esistono contrattazioni.
TFR: il trattamento fine rapporto (spesso chiamato anche liquidazione) è una somma di denaro che il datore deve erogare al dipendente, nel momento in cui termina il rapporto di lavoro. Questo trattamento avviene sia se la badante viene licenziata, sia se decide di interrompere il rapporto per sua spontanea volontà.
Ferie e permessi: ogni badante ha diritto a vedere retribuiti sia i giorni in cui non svolge prestazioni di lavoro (giustificati con permesso), sia le ferie godute, che quelle non godute. Il tutto è previsto dal singolo contratto del lavoro, nessun inganno.
Contributi di previdenza: come già anticipato, le famiglie hanno l’obbligo di versare i contributi alle badanti. Queste somme di denaro vi consentiranno di godere della pensione una volta terminata la vostra carriera lavorativa.
Assicurazione infortuni su lavoro: anche questo diritto è molto importante, noi ovviamente vi auguriamo di non doverne godere mai. Però conviene sempre sapere a cosa si va incontro, nel caso in cui doveste infortunarvi mentre state svolgendo il vostro lavoro.
Il datore di lavoro oltre a retribuirvi regolarmente a fine mese e a pagarvi i contributi all’INPS, deve anche pagarvi l’assicurazione sul lavoro.
Nel caso in cui una badante si infortuna sul luogo del lavoro, l’INAIL deve versare delle somme di denaro, fino a quando non tornerete a svolgere la vostra mansione regolarmente.
Ovviamente, se avete qualche dubbio più specifico vi consigliamo sempre di rivolgervi a qualche avvocato, CAF, patronato.