Una badante convivente non smette mai di lavorare, anche quando si verificano ‘eventi catastrofici’ a seguito di una pandemia, come ad esempio il COVID-19.
Quest’ultimo, oltre a causare la morte di tantissime persone della popolazione mondiale, ha riportato conseguenze anche economiche e sociali. Infatti, moltissimi imprenditori, industriali, startupper, ecc, sono stati costretti ad abbassare la saracinesca, perché i costi fissi erano di fatto insostenibili senza un reale guadagno.
Ma vi è anche chi ha continuato a lavorare senza sosta, come ad esempio i dipendenti di aziende solide, in modalità smart working e le badanti.
Inoltre, per questa figura professionale, sono stati stanziati dal Governo anche delle indennità economiche. Ovviamente, questo vale solo per le badanti che risultano essere inoccupate.
Quindi, le famiglie che attualmente vedono il proprio caro essere assistito da una badante, non hanno avuto nessun problema di lockdown e quindi di conseguente organizzazione. L’assistito ha continuato a ricevere l’assistenza della badante presso la propria abitazione.
Infatti, nei vari decreti emanati dal Governo, non vi è mai stato annunciato nessun limite nei confronti di chi esercita questa professione.
Della stessa tranquillità, purtroppo, non hanno potuto godere tutte quelle famiglie che avevano i propri parenti in assistenza presso le RSA. Visto che le brutte notizie hanno fatto il giro di tutti i media televisivi: anziani picchiati, non assistiti, deceduti a causa del COVID-19.
Avvenimenti che hanno costretto le Procure ad aprire delle inchieste, in modo da fare chiarezza.
Badante convivente ai tempi del COVID-19: e se il virus ci riporta alla ‘fase 1’?
Dal 4 maggio, come tutti ben sapete, il Governo ha allentato le misure di sicurezza imposte nel corso degli ultimi due mesi. Maggiore libertà di movimento sul territorio regionale, apertura di alcuni settori commerciali, cibo d’asporto, possibilità di praticare sport, ecc.
Ma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, insieme ai vertici della Sanità, ha fatto sapere che sarà una libertà monitorata.
Verranno controllati quotidianamente sia il numero dei contagi sia quelli delle vittime. E nel caso di numeri negativi, potrebbe benissimo essere imposto un nuovo lockdown. E quindi, solo per chi affida il proprio caro ad una badante convivente non ci saranno problemi.
Ci auguriamo ovviamente che la situazione migliori, ma siamo realisti e quindi sappiamo che potrebbe verificarsi una nuova ‘fase 1’.
E quindi, il nostro consiglio, è proprio quello di evitare di affidare l’anziano a case di riposo o a RSA. Le morti sono state già troppe e chi e riuscito a salvarsi, è dovuto restare lontano dai propri familiari per motivi di sicurezza. Oltre il danno, anche la beffa.
Attenzione, non stiamo assolutamente dicendo che dare in affidamento l’assistito presso questi centri sia sinonimo di morte, ci sono tantissimi professionisti che fanno il loro dovere e anche molto bene.
Ma con una badante convivente, siete sicuri che il vostro parente viene assistito presso la propria abitazione h24, in tutta tranquillità.
Ogni anziano merita serenità, tranquillità e assistenza…e proprio in un momento come questo, occorre prestare ancora più attenzione.
Noi di Santa Rosa Assistenza continuiamo a lavorare, mettendo a vostra disposizione le migliori badanti in circolazione. Per qualsiasi informazione potete contattarci attraverso i nostri canali social, e-mail, telefono. Oppure recandovi presso la nostra sede