CORONAVIRUS: IL DECALOGO PER LE BADANTI

10/03/2020
10 Minuti

L’Italia è il Paese che, dopo il Giappone, ha la più alta percentuale di anziani al mondo. Per questa ragione, in regioni come la Lombardia (22.6% di ultrasessantacinquenni) la diffusione del Coronavirus preoccupa particolarmente e dovrebbe essere motivo di riflessione per le badanti, che operano quotidianamente con soggetti più deboli.

Come diventare badante?

IL CORONAVIRUS

Il Coronavirus 2019-nCov è un nuovo ceppo di Coronavirus, mai identificato prima nell’uomo, manifestatosi in Cina ai primi di dicembre e poi diffusosi in Europa. I Coronavirus sono noti per trasmettere malattie come il raffreddore ma anche complicanze più temibili, come le polmoniti virali. Sarebbe vantaggioso essere già vaccinati contro il virus influenzale e contro lo pneumococco, perché questo riduce l’eventuale sovrapposizione di altri agenti patogeni.

I CONSIGLI DEL GERIATRA

Oltre alle indicazioni generali
per tutti, vediamo insieme quali sono i consigli del geriatra per
prevenire al massimo il contagio negli anziani. Si tratta di alcune indicazioni
applicabili alla vita quotidiana a cui le badanti, addette
all’assistenza di persone in età avanzata, dovrebbero prestare particolare
attenzione.

DARE RETTA SOLO ALLE FONTI
UFFICIALI

Innanzitutto, è utile ascoltare
solo le disposizioni ministeriali
e, per esempio, leggere gli aggiornamenti
sul sito della Regione Lombardia e ascoltarne la conferenza stampa
quotidiana che aggiorna sulla situazione in tempo reale, evitando di fare
affidamento su altre fonti poco attendibili.

NO AL FREDDO

Gli anziani non sono tutti uguali
e alcuni sono più fragili per patologie preesistenti, quali diabete, malattie
respiratorie croniche, cardiopatie, malattie oncologiche ecc. In ogni caso, non
devono esporsi al freddo
, che facilita la diffusione del virus, quindi le badanti dovrebbero evitare di portarli
all’aperto, salvo esigenze specifiche.

CHI CONSULTARE, DAL MEDICO AI NUMERI DI PUBBLICA UTILITÀ

Se è presente febbre, importante
sensazione di debolezza con eventuali dolori muscolari e tosse secca, bisogna consultare
il proprio medico
, che conoscendo il singolo individuo, valuterà se i
sintomi possono essere attribuiti ad altre malattie o se è necessario avviare
le procedure ministeriali.

Il numero di pubblica utilità
1500
è stato attivato dal Ministro Roberto Speranza il 27 gennaio per
rispondere alle domande dei cittadini sul nuovo Coronavirus 2019-nCoV. Prendono
le chiamate dirigenti sanitari e mediatori culturali H 24 dalla Sala operativa
del Ministero della Salute. I numeri di emergenza 112/118 sono da utilizzarsi soltanto
se strettamente necessario. 

SEGUIRE LE INDICAZIONI CONTRO IL CONTAGIO

In primo luogo, non assumere
nuovi farmaci antivirali o antibiotici
se non prescritti dal medico.

È particolarmente importante per
gli anziani fragili limitare le occasioni di contagio, evitando luoghi
affollati
dove la diffusione di droplets (goccioline emesse con lo starnuto
o con la tosse) è più comune.

Evitare di salutarsi dandosi
la mano o abbracciandosi
.

Rispettare la distanza di
sicurezza
di un metro. Per le badanti,
è bene seguire questa indicazione anche sul posto di lavoro, limitando al
massimo il contatto con l’assistito.

Non toccarsi occhi, naso e
bocca con le mani
, non mangiarsi le unghie.

Se si ha il raffreddore o se si
tossisce, usare solo fazzoletti monouso e gettarli subito in un
sacchetto da richiudere.

Lavarsi spesso le mani con
acqua e sapone per almeno venti secondi. Se si è fuori casa, utilizzare disinfettanti
a base di alcool
al 60%. Le soluzioni alcooliche possono essere utilizzate
anche su maniglie, pulsantiere dell’ascensore e su tutte le superfici lavabili,
così come le soluzioni a base di candeggina.

Per quanto riguarda l’uso
della mascherina
, questa viene raccomandata solo se si sospetta di aver
contratto il coronavirus con sintomi come tosse e starnuti o se ci si prende
cura di una persona con sintomi respiratori e proveniente da zone “rosse”.
Tuttavia, dal momento che prevenire è meglio che curare, è bene che le badanti
la indossino
, unitamente ai guanti monouso.

Cercare di avere un’alimentazione
sana e completa
. Spesso l’anziano non si nutre a sufficienza e con il
passare dell’età l’immunosenescenza, ovvero la fisiologica diminuzione delle
difese immunitarie, lo rende più fragile e soggetto ad agenti patogeni.

Sempre con il parere del medico,
può essere utile l’apporto di Vitamina C, Zinco e Vitamina D.

Noi di Santa Rosa Assistenza
invitiamo tutte le nostre badanti ad aderire scrupolosamente a qualunque
misura suggerita dal medico e dal Ministero della Salute, anche se limitativa
delle attività personali come le uscite
e gli incontri non lavorativi.
Pertanto, nelle ore di pausa e nei giorni di riposo, le badanti farebbero meglio
ad evitare di uscire e frequentare luoghi pieni di gente
. Siamo fiduciosi
che, unendo le forze, si potrà dire addio a questa emergenza sanitaria che sta
mettendo il nostro Paese in seria difficoltà.

 

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