Quando pensi al ruolo che svolge una badante nei confronti di un anziano, ti verrà in mente la preparazione dei pasti, l’assistenza motoria, l’ausilio nella pulizia personale, il provvedimento delle mansioni casalinghe: quello che non sempre si considera sono i problemi che assalgono un bisognoso durante il periodo notturno.
Per far fronte a queste problematiche è stata concepita una tipologia di badante che si dedica all’assistenza del tuo caro solamente esclusivamente la notte: parlo della badante notturna, abituata a trattare con persone affette da disturbi del sonno e a lavorare nelle ore in cui chi si occupa di loro durante il giorno riposa, e preparata a prestare soccorso in caso di emergenze.
Ma approfondiamo meglio le capacità, le disponibilità e i costi di questa particolare figura professionale.
Le mansioni e gli orari di una badante notturna
Se il ruolo effettivo della badante regolare è già di per sé un incarico molto flessibile, poichè deve adattarsi alla personalità dell’assistito e ai suoi ritmi, sotto questo punto di vista quello della badante notturna è di un gradino più in alto: infatti il carattere di una persona può variare notevolmente dal giorno alla notte, e gestirlo può essere ostacolato dall’irascibilità dovuta al poco sonno o dalla vergogna che l’anziano può provare nell’affidarsi ad aiuto esterno per le operazioni abitualmente private.
Per questo, la badante notturna deve capire fino a dove può spingersi per aiutare il suo paziente, e quando invece lasciargli, per quanto possibile, il suo spazio personale: deve avere pazienza ma anche polso, e deve essere in grado di sostenere, fisicamente e mentalmente, il suo assistito.
Normalmente, i contratti di base per una badante notturna prevedono la sua presenza nell’abitazione dell’assistito dalle 22.00 p.m. alle 6.00 a.m. del giorno dopo, in particolari giorni della settimana che andranno decisi al momento dell’ingaggio (generalmente, la disponibilità si estende per tutti i sette giorni della settimana).
L’assistente domestica avrà la responsabilità di essere sveglia e pronta all’azione durante tutte le nottate del contratto, per monitorare la situazione ed essere disponibile nel caso l’anziano necessiti di qualsiasi tipo di aiuto o assistenza.
I contratti e i costi
Innanzitutto, va specificato che esistono due tipologie di contratto di base per una badante notturna, differenziati dalle capacità che si cercano nell’assistente domestica:
- notte passiva: nel caso in cui l’anziano abbia semplici disturbi del sonno e non riesca a dormire in modo continuativo, la badante avrà il compito di vegliare su di lui e rassicurarlo con la sua presenza, nonché svolgere semplici mansioni minori come la disponibilità a portare un bicchiere d’acqua o l’accensione e lo spegnimento delle luci; essenzialmente, è una presenza passiva in una sorta di reperibilità, che interviene solo se chiamata o nel caso di imprevisti. Lo stipendio mensile di partenza è di 661 euro, soggetto a cambiamenti in relazione alle nottate di lavoro della lavoratrice.
- notte attiva: nel caso in cui l’anziano soffra di malattie particolari, disturbi riconosciuti o sia non autosufficiente, la badante dovrà essere pronta a prestare soccorso immediato, ed essere informata sulle abitudini dell’assistito; dovrà inoltre possedere capacità infermieristiche basilari per poter svolgere al meglio il proprio incarico. Al contrario della badante in notte passiva, questa tipologia di badante dev’essere proattiva ed essere pronta a particolari reazioni dell’assistito. Il prezzo del contratto mensile di base è, giustamente, più elevato, e parte da 1119 euro, anche qui da adattare al numero di notti settimanali in carico alla badante.
Per quanto riguarda gli orari straordinari, vanno ad aggiungersi una maggiorazione del 20% della retribuzione globale di fatto oraria e del 50% della retribuzione straordinaria: parlando di ferie, invece, il lavoratore ha diritto a 30 giorni di calendario di riposo all’anno, che possono essere distribuiti durante tutto l’anno.
In conclusione
Il ruolo della badante notturna è dunque, se possibile, ancora più delicato di quello dell’assistente domestica regolare: deve essere pronta ad un numero più alto di emergenze, saper lavorare efficientemente e regolarmente durante un periodo naturalmente associato al riposo e trovare il giusto equilibrio tra assistenza e rispetto della privacy dell’anziano.
Trovare una lavoratrice degna di questo nome non è semplice ed è necessario saper valutare bene i curricula o le competenze, in particolare per l’assistenza attiva.