L’Italia è il Paese che, dopo il Giappone, ha la più alta percentuale di anziani al mondo. Per questa ragione, in regioni come la Lombardia (22.6% di ultrasessantacinquenni) la diffusione del Coronavirus preoccupa particolarmente e dovrebbe essere motivo di riflessione per le badanti, che operano quotidianamente con soggetti più deboli.
IL CORONAVIRUS
Il Coronavirus 2019-nCov è un nuovo ceppo di Coronavirus, mai identificato prima nell’uomo, manifestatosi in Cina ai primi di dicembre e poi diffusosi in Europa. I Coronavirus sono noti per trasmettere malattie come il raffreddore ma anche complicanze più temibili, come le polmoniti virali. Sarebbe vantaggioso essere già vaccinati contro il virus influenzale e contro lo pneumococco, perché questo riduce l’eventuale sovrapposizione di altri agenti patogeni.
I CONSIGLI DEL GERIATRA
Oltre alle indicazioni generali
per tutti, vediamo insieme quali sono i consigli del geriatra per
prevenire al massimo il contagio negli anziani. Si tratta di alcune indicazioni
applicabili alla vita quotidiana a cui le badanti, addette
all’assistenza di persone in età avanzata, dovrebbero prestare particolare
attenzione.
DARE RETTA SOLO ALLE FONTI
UFFICIALI
Innanzitutto, è utile ascoltare
solo le disposizioni ministeriali e, per esempio, leggere gli aggiornamenti
sul sito della Regione Lombardia e ascoltarne la conferenza stampa
quotidiana che aggiorna sulla situazione in tempo reale, evitando di fare
affidamento su altre fonti poco attendibili.
NO AL FREDDO
Gli anziani non sono tutti uguali
e alcuni sono più fragili per patologie preesistenti, quali diabete, malattie
respiratorie croniche, cardiopatie, malattie oncologiche ecc. In ogni caso, non
devono esporsi al freddo, che facilita la diffusione del virus, quindi le badanti dovrebbero evitare di portarli
all’aperto, salvo esigenze specifiche.
CHI CONSULTARE, DAL MEDICO AI NUMERI DI PUBBLICA UTILITÀ
Se è presente febbre, importante
sensazione di debolezza con eventuali dolori muscolari e tosse secca, bisogna consultare
il proprio medico, che conoscendo il singolo individuo, valuterà se i
sintomi possono essere attribuiti ad altre malattie o se è necessario avviare
le procedure ministeriali.
Il numero di pubblica utilità
1500 è stato attivato dal Ministro Roberto Speranza il 27 gennaio per
rispondere alle domande dei cittadini sul nuovo Coronavirus 2019-nCoV. Prendono
le chiamate dirigenti sanitari e mediatori culturali H 24 dalla Sala operativa
del Ministero della Salute. I numeri di emergenza 112/118 sono da utilizzarsi soltanto
se strettamente necessario.
SEGUIRE LE INDICAZIONI CONTRO IL CONTAGIO
In primo luogo, non assumere
nuovi farmaci antivirali o antibiotici se non prescritti dal medico.
È particolarmente importante per
gli anziani fragili limitare le occasioni di contagio, evitando luoghi
affollati dove la diffusione di droplets (goccioline emesse con lo starnuto
o con la tosse) è più comune.
Evitare di salutarsi dandosi
la mano o abbracciandosi.
Rispettare la distanza di
sicurezza di un metro. Per le badanti,
è bene seguire questa indicazione anche sul posto di lavoro, limitando al
massimo il contatto con l’assistito.
Non toccarsi occhi, naso e
bocca con le mani, non mangiarsi le unghie.
Se si ha il raffreddore o se si
tossisce, usare solo fazzoletti monouso e gettarli subito in un
sacchetto da richiudere.
Lavarsi spesso le mani con
acqua e sapone per almeno venti secondi. Se si è fuori casa, utilizzare disinfettanti
a base di alcool al 60%. Le soluzioni alcooliche possono essere utilizzate
anche su maniglie, pulsantiere dell’ascensore e su tutte le superfici lavabili,
così come le soluzioni a base di candeggina.
Per quanto riguarda l’uso
della mascherina, questa viene raccomandata solo se si sospetta di aver
contratto il coronavirus con sintomi come tosse e starnuti o se ci si prende
cura di una persona con sintomi respiratori e proveniente da zone “rosse”.
Tuttavia, dal momento che prevenire è meglio che curare, è bene che le badanti
la indossino, unitamente ai guanti monouso.
Cercare di avere un’alimentazione
sana e completa. Spesso l’anziano non si nutre a sufficienza e con il
passare dell’età l’immunosenescenza, ovvero la fisiologica diminuzione delle
difese immunitarie, lo rende più fragile e soggetto ad agenti patogeni.
Sempre con il parere del medico,
può essere utile l’apporto di Vitamina C, Zinco e Vitamina D.
Noi di Santa Rosa Assistenza
invitiamo tutte le nostre badanti ad aderire scrupolosamente a qualunque
misura suggerita dal medico e dal Ministero della Salute, anche se limitativa
delle attività personali come le uscite
e gli incontri non lavorativi. Pertanto, nelle ore di pausa e nei giorni di riposo, le badanti farebbero meglio
ad evitare di uscire e frequentare luoghi pieni di gente. Siamo fiduciosi
che, unendo le forze, si potrà dire addio a questa emergenza sanitaria che sta
mettendo il nostro Paese in seria difficoltà.