Una delle malattie sempre più diffuse tra gli anziani è il morbo di Alzheimer. Esso è una malattia neurodegenerativa che porta danni sempre maggiori e progressivi al cervello, riducendo sempre di più le capacità cognitive.
Una delle malattie sempre più diffuse tra gli anziani è il morbo di Alzheimer. Esso è una malattia neurodegenerativa che porta danni sempre maggiori e progressivi al cervello, riducendo sempre di più le capacità cognitive.
Questa malattia porta alla progressiva perdita dell’autonomia, attraverso problematiche e incapacità di ricordare e comunicare, confusione, atteggiamenti e comportamenti instabili, depressione, ansia, demenza e disturbi generici della personalità.
I soggetti affetti da morbo di Alzheimer sono estremamente fragili e necessitano di assistenza continua e mirata, per questo motivo è necessario conoscere la malattia e come trattarla.
Alzheimer: riconoscerlo e trattarlo
Quando si assiste una persona malata di Alzheimer è necessario conoscere la sua storia clinica e, soprattutto, informarsi adeguatamente sulla malattia.
I sintomi e le caratteristiche sono molte e possono variare leggermente da soggetto a soggetto. Il morbo viene suddiviso in quattro fasi, nelle quali la malattia progredisce. Sapere in quale stato si trova l’anziano aiuta a seguire l’andamento della malattia e soddisfare le necessità di quel momento.
Conoscendo la malattia e le sue manifestazioni non ci si troverà impreparati di fronte a peggioramenti o situazioni critiche. Inoltre, una badante che assiste un anziano con Alzheimer dovrà collaborare con i medici e si troverà a dover accompagnare l’anziano in ospedale, a fare visite mediche e dovrà fare attenzione che l’assistito prenda le medicine regolarmente.
Come assistere un anziano affetto da Alzheimer?
Per assistere un anziano malato di Alzheimer è necessario seguire accortezze, ovvero:
- mettere l’ambiente in cui l’anziano risiede in sicurezza, facendo attenzione che l’anziano non possa arrivare a zone pericolose, nascondendo medicinali o mettendoli in un posto in cui l’anziano non possa prenderli. L’ambiente dovrà essere accogliente, l’anziano non si ricorderà il nome di molti oggetti, persone e cose. Importante è sapere che non solo dimenticherà i nomi, ma anche i processi logici che portano a quel determinato nome.
- essere paziente e comprensivo, cercando di anticipare momenti di crisi e cambi di umore.
- quando l’anziano è ancora in sé stesso e desidera ricordare, supportalo. La condivisone dei ricordi è importante.
- crea un ambiente giocoso, felice e sereno per quanto possibile.
- segui attentamente ogni fase della giornata dell’anziano, non lasciarlo mai solo. L’anziano potrà dimenticarsi di aver mangiato oppure potrà essere convinto di averlo già fatto. Importante è che tu lo segua attivamente. Nel caso in cui l’assistito si mostri restio a svolgere alcune attività, cerca di invogliarlo senza insistere eccessivamente, mostrati sempre tranquillo e non importi mai come un’autorità.
Riconoscere il Morbo di Alzheimer
Quando ci si trovare ad assistere un anziano è importante mettersi nell’ottica che malattie e problematiche possono insorgere da un momento all’altro. Potrebbe capitare che mentre stai assistendo un anziano, questo inizi a manifestare sintomi tipici dell’Alzheimer.
Per questo motivo è fondamentale conoscerne i sintomi, in modo da fare presente il prima possibile la situazione e fare eventuale accertamenti. I sintomi più frequenti di questa malattia sono:
- perdita della memoria, visibile attraverso la dimenticanza di informazioni appena apprese, dimenticanza di eventi importanti, ripetizione di domande e frasi già dette in precedenza.
- perdita di concentrazione e di conoscenze acquisite già in passato
- difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane che prima si svolgevano senza richiedere aiuto
- distorsione della percezione della realtà, attraverso per esempio la manifestazione di allucinazioni
- difficoltà a comunicare, per esempio un anziano che mentre parla si blocca e non sa come continuare il discorso
- perdere oggetti e non ricordare affatto come si è arrivati a perderli
- riduzione della socialità
- insorgenza di ansie, depressione, rabbia ingiustificata.