Ogni badante professionale che svolge questa mansione con regolare contratto, ha diritto all’assegno di disoccupazione in caso di cessazione del lavoro. In particolare, facciamo riferimento alla cosiddetta NASPI.
Quest’ultima, spetta a tutte le badanti che perdono il lavoro in maniera involontaria (quindi non per cessazione spontanea).
La NASPI è entrata in vigore con il cosiddetto Jobs Act, ovvero la riforma del lavoro introdotta dal governo Renzi, vero e proprio cambiamento degli ultimi anni.
Ed ha quindi sostituito i vecchi ammortizzatori sociali della riforma Fornero, ovvero l’ASPI e il mini ASPI.
Ma quello che non tutti sanno, è che con il decreto Cura Italia varato dal governo Conte, i termini per presentare la domanda di disoccupazione si sono allungati. Questo per far fronte all’emergenza causata dal COVID-19.
E quindi, le badanti che hanno perso il lavoro nel periodo di tempo che va dal 1 gennaio 2020, potranno beneficiare di altri 68/120 giorni in più.
Periodo di tempo che si estenderà fino al 31 dicembre 2020.
Badante professionale, come richiedere la NASPI: requisiti.
Ovviamente, per poter beneficiare dell’assegno di disoccupazione, una badante professionale deve possedere una serie di requisiti, così come per qualsiasi sussidio in generale:
- Licenziamento involontario: come già anticipato in apertura dell’articolo, la badante non può licenziarsi in maniera volontaria.
- Contributi: anche la parte contributiva è fondamentale per poter godere di questo sussidio, infatti occorre avere almeno 13 settimane di contributi versati negli ultimi 4 anni.
- Lavoro continuativo: altro tassello che richiede la NASPI, è quello di aver lavorato per lo meno 5 settimane nel corso dell’ultimo anno.
Badante professionale, come richiedere la NASPI: fare la domanda.
La domanda di disoccupazione NASPI deve essere effettuata massimo entro 128 giorni dal licenziamento, attraverso le seguenti modalità:
- Direttamente sul sito dell’INPS attraverso il codice PIN
- Telefonando al numero verde dell’INPS 8031664 da telefono fisso oppure allo 06164164 se si chiama da cellulare
- CAF o patronato
Badante professionale, come richiedere la NASPI: calcolo importo.
Per calcolare l’importo che spetta alla badante, bisogna prendere in considerazione la retribuzione degli ultimi 4 anni. Vi diciamo fin da subito che l’importo massimo della NASPI per l’anno corrente non può superare i 1355 euro al mese.
Inoltre, la durata del sussidio è pari al numero di mesi dei contributi versati: si terrà quindi conto della metà delle settimane di contribuzione relativa agli ultimi 4 anni (per un massimo di 24 mesi). Tenete conto che a partire dal 91° giorno di disoccupazione in poi, la NASPI diminuisce del 3% per ogni mese.
Se non volete perdere tempo con i calcoli, potete andare sul sito dell’INPS, cliccando sulla sezione “Tutti i servizi” – “Nuova Assicurazione sociale per l’impiego (NASPI): consultazione domande” e inserire le vostre credenziali (PIN O SPID). Così in un attimo avrete la vostra situazione sotto controllo.
Noi di Santa Rosa Assistenza restiamo a disposizione per qualsiasi evenienza e chiarificazione. Ma se avete ancora dubbi o incertezze su come richiedere la NASPI, vi consigliamo di rivolgervi al vostro commercialista o CAF, il quale prenderà direttamente in gestione la vostra pratica.
Sarebbe un vero peccato rinunciare a delle entrate assicurate che vi spettano, quindi non fatevi prendere dal panico.