Il lavoro della badante risulta di fondamentale importanza, soprattutto in quei nuclei famigliari in cui l’anziano non può essere costantemente assistito per impegni lavorativi, scolastici ecc.
In questo modo, la badante diviene una presenza importantissima e su cui l’intera famiglia fa affidamento. Tuttavia, frequentemente si sente in giro di badanti che arrivano in ritardo, che sono del tutto inaffidabili o che addirittura non ci vanno neanche al lavoro!
Vediamo insieme, in questa articolo, come comportarsi con la badante che non si presenta al lavoro!
Assenze badante sul posto di lavoro: cosa fare?
A tutti può capitare di avere imprevisti o imbattersi in situazioni che non permettono di presentarsi al lavoro… Questi vengono chiamati “motivi di forza maggiore” e devono essere comunicati entro le 24 h dall’evento.
Risulta, quindi, di fondamentale importanza avvisare in anticipo o comunque il prima possibile il datore di lavoro, anche per non rischiare di perdere la posizione lavorativa. Infatti, la famiglia dell’assistito, o un datore in questione, ha il diritto di licenziare, secondo giusta causa, il lavoratore che fa cinque o più assenze di seguito non giustificate.
Nei casi in cui il lavoratore faccia 5 assenze o superi tale periodo, senza fornire alcuna motivazione, il datore avrà il diritto di licenziarlo senza alcun preavviso.
Come licenziare una badante che non si presenta al lavoro?
Come già anticipato, è possibile licenziare il collaboratore domestico nel caso in cui entro 5 giorni di assenza non siano state fornite al datore le dovute giustificazioni. A seguito dei 5 giorni, il datore può procedere al licenziamento senza preavviso, seguendo i successi passaggi:
- inviare una lettera di contestazione, contenente l’indicazione relativi ai giorni di assenza senza giustifica, all’indirizzo presente nella precedente lettera di assunzione
- inviare allo stesso indirizzo della lettera di contestazione, la lettera di licenziamento