Sono sempre di più le famiglie e le badanti che ci chiedono come migliorare l‘assistenza ad un anziano malato di SLA. Questo è dovuto dall’impossibilità di bloccare questa brutta malattia, che ancora oggi colpisce 6/8 persone su 100.000. Purtroppo la medicina non è ancora riuscita a captare come si manifesta, né come fermarla. E purtroppo gli spiragli di luce sono ancora lontani.
Per chi non conosce la SLA, parliamo di una malattia che paralizza sia l’apparato scheletrico che muscolatorio, ma che non intacca le funzioni mentali.
Chi si ammala, nel giro di 1/3 anni non riesce più muoversi liberamente e dopo 2/5 anni purtroppo va incontro alla morte. In quanto i muscoli preposti alla respirazione si paralizzano totalmente.
Purtroppo questa malattia oltre ad avere conseguenze catastrofiche per l’anziano, coinvolge in maniera inevitabile anche i parenti, ‘costretti’ a cambiare le proprie abitudini di vita per fornirgli assistenza in modo continuativo.
Certo, la badante sicuramente offre un supporto notevole, ma è inevitabile che un gran lavoro deve essere svolto principalmente dalle persone vicine all’anziano. Molte persone ad esempio lasciano assistere l’anziano da una badante ad ore fino al pomeriggio, in modo da poter alternarsi una volta terminata la giornata lavorativa.
In cosa consiste l’assistenza?
Vi diciamo fin da subito che per fornire al meglio l’assistenza all’anziano malato di SLA, occorre informarsi alla perfezione sulla malattia. Non prendete mai decisioni per intuito o per sentito dire…anziché aiutare l’anziano fareste l’esatto opposto.
Per poter affrontare al meglio questo ‘scoglio’ vi consigliamo di mettervi in contatto fin da subito con gli operatori sanitari (già al manifestarsi dei primi sintomi).
Ovviamente, come abbiamo già detto nel paragrafo precedente, molte variazioni coinvolgeranno anche i familiari.
Ad esempio, la casa dovrà cambiare aspetto. E non facciamo riferimento ad un nuovo assetto dei mobili, ma a delle modifiche necessarie per l’anziano.
Ad esempio, il bagno dovrà disporre di determinati accessori, le porte e i mobili dovranno essere cambiati (o peggiore delle ipotesi direttamente rimossi dalla casa).
Non commettete l’errore però di apportare modifiche drastiche alla casa in pochissimo tempo, potrebbe creare disturbi psicologici all’anziano.
Il quale non riconoscerebbe più l’ambiente familiare.
Gli organi competenti presenti sul territorio forniscono una consulenza del tutto gratuito in merito alla nuova disposizione dell’appartamento. E soprattutto, anche in merito ai rimborsi relativi alle spese che dovrete sostenere.
Quelle più richieste sono le seguenti:
- Servo scala (fisso o mobile)
- Montascale (utile per far agganciare la carrozzella dell’anziano)
- Ascensori (chiusi o aperti)
- Corrimano nei corridoi
- Maniglie di sostegno per la deambulazione
- Scivoli per superare gli ostacoli
Pazienza, pazienza, pazienza
Chi si occupa dell’assistenza di un anziano malato di SLA deve indubbiamente munirsi di tanta pazienza e cercare di rendere quanto meno dura la malattia. Mantenete sempre la calma e non rispondete in maniera sgarbata il malato, potrebbe arrecargli ulteriori problemi.
Ci teniamo a dirvi che questo è un articolo puramente informativo e quindi è utile solo per farvi un’idea di come gestire la malattia. Ascoltate sempre il parere del medico e/o di specialisti del settore, il resto è solo indicativo.