Ecco che quello che in diversi temevano forse potrebbe compiersi. Questa mattina diverse testate giornalistiche hanno riportato la notizia.
Si profila che a fine settembre, se il ministero della sanità non avrà raggiunto l’80% di vaccinati, procederà a rendere “obbligatorio” il vaccino.
Negli ultimi mesi si sono succedute una serie di informazioni contraddittorie sui vaccini per contrastare il virus.
È però molto importante seguire le indicazioni più attendibili, come quelle del ministero della salute per riuscire a combattere a livello di comunità il covid.
Ecco che poi la comunità scientifica si sta impegnando affinchè tutti possano aderire con più tranquillità alla campagna vaccinale
Ma quali dati abbiamo a disposizione sull’efficacia e sulla sicurezza dei vaccini?
Ma tutti ne dicono di cotte… e di crude!
È comprensibile che i messaggi contraddittori circolati su Vaxzevria-AstraZeneca abbiano provocato incertezza in molte persone.
Ma i dati raccolti in Sud America e negli USA sull’utilizzo di questo vaccino, e quelli collezionati in Inghilterra, dove alla popolazione sono stati somministrati sia vaccini a piattaforma mRNA, sia a piattaforma adenovirus (come appunto Vaxzevria-AstraZeneca) sono molto rassicuranti.
Negli Stati Uniti, infatti, è stata dimostrata una protezione del 76% sugli individui vaccinati, che raggiunge l’80% in soggetti over 65, e ben il 100% di protezione contro le complicanze gravi che possono insorgere in chi sviluppa COVID-19.
Inoltre, dalle analisi effettuate dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), non risulta un aumento della frequenza di trombo-embolia correlato all’utilizzo di AstraZeneca…
Ma ecco perché le persone anziane devono avere la priorità nella vaccinazione…
Queste sono le parole di un noto virologo: “La scelta intrapresa dall’Italia di vaccinare per età e non per categoria è saggia, poiché il livello della mortalità della malattia da COVID-19 è ben più elevato nelle persone di età avanzata, a partire dagli over 80 e passando agli over 65“.
Quindi anziani e pazienti appartenenti a categorie considerate fragili sono da vaccinare e da mettere in sicurezza sia per il proprio bene, sia per il bene della comunità.
Ma soprattutto lo sono tutte le badanti e il personale di assistenza domiciliare che lavora a stretto contatto con loro…
Se queste categorie sono coperte, infatti, si alleggerisce il sistema sanitario.
Ecco che quindi si liberano posti in terapia intensiva e negli spazi ospedalieri per tutti quei pazienti affetti da tumore o da patologie cardiovascolari.
“Per questo motivo è importante che tutti coloro a cui è stata somministrata la prima dose di AstraZeneca non devono aver timore di accedere alla seconda dose.
Rimandare la somministrazione o eliminarla del tutto, infatti, provocherebbe una risposta immunitaria inadeguata.
Per ora gli esperti non sconsigliano di fare il richiamo con un vaccino differente dal primo utilizzato…
Questo perché non si hanno ancora dati sufficienti per valutare gli effetti provocati dall’incrocio di vaccini diversi.
Ecco perché anche se ci sono diverse varianti, non significa che vaccinarsi è inutile.
La vaccinazione, infatti, allena il sistema immunitario. E lo prepara a rispondere meglio a eventuali richiami con vaccini diretti contro le varianti.
Quindi dobbiamo farlo individualmente…per unirci e abbracciarci assieme. È un dovere etico e di particolare rispetto per chi ci sta vicino. E per la comunità in primis.
Infatti per fare il vaccino i ritardi si frequentano sempre meno.
Ma la storia non cambia per chi non ha il green pass (che è fuori da ogni attività in luoghi chiusi).
Perché questo è l’unico modo (ad oggi) possibile per controllare che tutti siano “SANI” all’interno di uno spazio lavorativo e/o creativo.
Ecco perché ti invitiamo se sei una badante o comunque una persona che lavora nell’home care a vaccinarti. Se lo fai contribuisci non solo alla tua sicurezza, salute e felicità. Ma anche a quella di tutto il mondo.
E in più non avrai alcun problema a lavorare, nè tantomeno a farti assumere dalle famiglie.
Tutte le agenzie ormai tengono in considerazione se sei vaccinata, proprio perché hanno premura come le famiglie di lavorare con gente sana.
Ecco perché…
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