Diventare imprenditore: sviluppare una mentalità imprenditoriale

07/01/2020
10 Minuti

Chi ha deciso di cambiare vita lavorativa avviando un’attività in proprio ha già preso, dentro di sé, la decisione più importante. E cioè quella di dare corpo alle proprie aspirazioni di autonomia decisionale, sfida al mercato, impronta personale nella gestione, scelta del ramo in cui operare.

Tuttavia, è bene che sia consapevole di cosa sia la mentalità imprenditoriale necessaria ad accompagnare il dinamismo e la iniziativa del potenziale imprenditore.

Ecco alcuni consigli per svilupparla, con particolare attenzione al coaching.


Coaching

Farsi guidare da un coach (allenatore) può essere decisivo. ll coaching è una metodologia di sviluppo personale nella quale una persona (detta coach) supporta un cliente (detto coachee), nel quadro di una relazione di partnership, per raggiungere uno specifico obiettivo personale professionale, grazie alla scoperta e allo sviluppo delle potenzialità personali.

E’ bene tener presente che il coach è un facilitatore di processo, non di contenuto. Interviene cioè in modo neutro in una relazione: non indirizza, non consiglia, ma facilita il cliente in una una scoperta autonoma delle proprie soluzioni.

Infatti un coach fornisce uno specifico supporto verso l’acquisizione di un più alto grado di:

  • consapevolezza
  • responsabilità
  • scelta
  • fiducia
  • autonomia
  • auto-motivazione

Tutti ingredienti che compongono la mentalità imprenditoriale.

Oltre a ciò, il coaching mira a riconoscere, sviluppare e valorizzare tutto ciò che determina un successo:

  • strategie
  • procedure
  • azioni


Il business coaching

Se il coaching è finalizzato al supporto di una attività imprenditoriale, si parla di business coaching. Se è impartito agli affiliati da una azienda madre, l’efficacia è ancor più garantita, perché chi ha già esperienza e successo in un determinato settore imprenditoriale è in grado di mettere a fuoco con estrema efficacia:

  • obiettivi intermedi
  • obiettivi finali
  • metodi e know how per raggiungerli

Così come diventare imprenditori non è una scelta da improvvisare o adatta a tutti, altrettanto non lo è l’attività di coaching. E’ consigliabile affidarsi a coach che operano all’interno di associazioni  inserite nell’Elenco Pubblico del Ministero dello Sviluppo Economico (art. 2 comma 7 legge 4/2013).


Il coaching per migliorare le relazioni lavorative interpersonali

Essendo il coaching rivolto non solo a persone singole, ma anche a gruppi di persone, esso risulta particolarmente efficace nel caso di attività lavorative che operano a contatto con svariati collaboratori.

Il coaching aiuta queste realtà imprenditoriali ad acquisire una maggiore consapevolezza e responsabilità di sé stessi e a superare barriere che ostacolano il miglioramento della performance.

Questi sono i principali filoni d’azione di un business coach:

  • cultura del lavoro e valori professionali
  • competenze tecnico specialistiche
  • prestazione
  • risultato
  • filosofia del lavoro di squadra


Le regole dell’auto motivazione per chi avvia un’attività in proprio

Timothy Gallwey, tra i più affermati esperti internazionali di metodologie per lo sviluppo delle eccellenze personali, ricorda: “C’è sempre un gioco interiore in corso nella nostra mente. Il modo in cui lo affrontiamo è quello che spesso fa la differenza tra il nostro successo e il nostro fallimento”.

Come detto, oltre al dinamismo, spirito d’iniziativa e desiderio di autonomia, per diventare imprenditori è necessario avere la mentalità adeguata. Per formarla e mantenerla, il primo passo è imparare ad auto motivarsi. Mettendosi in proprio, infatti, non c’è più un datore di lavoro o un superiore sempre pronto a spronarci. Bisogna farlo da sé.

Le principali regole della auto-motivazione sottolineano alcuni semplici consigli quali:

  • darsi la giusta e positiva motivazione mattutina al risveglio
  • evitare le profezie negative ed abbracciare quelle positive: pensare positivo aiuta a modificare positivamente relazioni ed azioni
  • addestrare il nostro inconscio (il quale sempre lavora per noi in base agli input che noi stessi gli diamo) a visualizzare situazioni positive (tipo immaginarsi soddisfatti a fine giornata)
  • ripetere a sé stessi, fino a radicarle in sé, frasi e parole in chiave ottimista e proattiva
  • considerare ciò che non va come spinta a migliorare, e ciò che va come conferma a proseguire nella propria attività
  • essere sempre concreti e realisti, senza farsi prendere la mano né da un eccessivo ottimismo né da un eccessivo pessimismo. Va bene dire a sé stessi “ce la posso fare” ma anche analizzare “in quali modi ce la posso fare”
  • problem solving: ogni problema è un’opportunità di dimostrare a sé stessi e agli altri che siamo in grado di essere utili e risolutivi
  • abbracciare il cambiamento: avviare un’attività in proprio significa dare una svolta alla propria vita lavorativa. In una parola: cambiarla
  • tenere sempre a mente la meta finale, ma anche il fatto che per raggiungerla saranno necessari vari step


Aggiornamento e formazione continua

Se si desidera diventare imprenditori, e cioè leader e trascinatori, bisogna sempre saperne una più…del diavolo. E cioè essere più competenti dei propri collaboratori, in modo da guidarli al meglio, e più dei propri clienti, in modo da gestirli e soddisfarli brillantemente.

Per fare ciò, è necessario:

  • essere sempre informati sulle evoluzioni del settore in cui si è scelto di operare
  • restare al passo con le tendenze di richiesta della clientela
  • aggiornare ogni volta che è necessario le proprie competenze professionali

Frequentare corsi e seminari, leggere manuali su management e gestione delle risorse umane aiuta a formare e consolidare una mentalità imprenditoriale. Quando possibile, confrontarsi con altri soggetti che operano con successo nel proprio mercato.

La mentalità imprenditoriale non ammette pigrizia: è consigliabile scegliere un settore che appassiona, perché quando si è imprenditori non si stacca mai veramente la spina dell’impegno e della presenza.


Costanza

L’imprenditore è il primo commerciale della propria azienda e deve avere la stessa costanza di chi intravede un’opportunità di crescita commerciale in ogni relazione che riesce ad instaurare. L’imprenditore non stacca mai: i collaboratori, e i clienti, si aspettano di trovarlo sempre per ricevere consigli, indicazioni, soluzioni.

Gli aspetti amministrativi, fiscali, bancari, commerciali e di selezione e gestione dei collaboratori devono essere costantemente monitorati dall’imprenditore. Mettersi in proprio è una grande soddisfazione, ma anche una continua responsabilità.


Abbracciare il cambiamento

Chi ha deciso di dare una svolta alla propria attività lavorativa aprendo un’attività in proprio è già desideroso di un cambiamento, e dunque è predisposto ad esso. Ma forse non è fino in fondo consapevole di cosa voglia dire cambiamento.

Conoscere i sinonimi della parola cambiamento è illuminante: trasformazione, svolta, virata, conversione, mutamento.

La decisione di cambiare la propria vita non è dunque solo quella iniziale di avviare un’attività in proprio: bisogna anche essere pronti a capire, ed essere disposti a farlo, quando è necessario cambiare rotta, metodi, collaboratori. Se siete disposti a tutto ciò, la vostra nuova vita lavorativa sarà densa di soddisfazioni!

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