Hai deciso di licenziare la tua badante, ma non sai come fare? Molto spesso le famiglie si trovano in difficoltà in questi casi, ma è importante sapere che licenziare una badante con contratto a tempo indeterminato è possibile.
Le motivazioni che permettono di interrompere il contratto sono le stesse della maggior parte degli altri rapporti lavorativi, tuttavia sono presenti alcune diversità che verranno chiarito qui di seguito. Continua la lettura per avere maggiori informazioni, consigli utili, modalità per licenziare una badante con contratto a tempo indeterminato.
Come licenziare una badante che ha contratto a tempo indeterminato?
Come si può leggere nel CCNL di riferimento, ovvero il contratto collettivo nazionale del lavoro, colf e badanti possono essere licenziati anche senza la giusta causa e non sono dotati di tutela reintegrativa.
Per questo motivo le famiglie hanno il diritto di licenziare i collaboratori domestici per motivazioni personali. Ovviamente è bene sapere che esistono dei limiti che bisogna rispettare affinché il licenziamento sia valido e in regola con le norme previste. Il datore di lavoro è tenuto a dare alla badante un preavviso di licenziamento, periodo in cui il datore sceglie se il dipendente può lavorare oppure no.
Nel caso in cui la badante non sia chiamata a lavorare nel periodo di preavviso, il datore è tenuto a fornire l’indennità. La fine del contratto lavorativo deve essere segnalata all’INPS con una lettera di licenziamento entro un tempo stabilito. Esiste un limite al licenziamento badante senza giusta causa, ovvero è vietato licenziare per cause discriminatorie.
Licenziamento in tronco badante
Nel caso, invece, di licenziamento badante in tronco, ovvero senza preavviso, il datore di lavoro può licenziare esclusivamente se la badante ha avuto comportamenti erronei e gravi oppure alla morte dell’assistito. I comportamenti gravi che possono spingere ad un licenziamento in tronco sono per esempio: assenze frequenti e senza motivazione al lavoro, furti nel luogo lavorativo, abbandono o mancata assistenza dell’assistito, eventi aggressivi o pericolosi, maltrattamento, minacce, reati anche fuori dall’ambiente lavorativo.
Queste azioni fanno parte di quei comportamenti che rendono un lavoratore inaffidabile e di conseguenza il rapporto lavorativo viene meno e più difficoltoso. Ovviamente, in caso di motivazioni gravi, come per esempio il maltrattamento, oltre che licenziare la badante è bene denunciarla.
Proprio per evitare le cause di licenziamento più gravi o anche solamente per avere rapporti lavorativi stabili, sereni e duraturi, è bene fare un’attenta selezione durante le candidature delle badanti. Per farlo leggi la nostra guida sull’assunzione badanti in cui sono presenti tutti i consigli utili, le domande da porre alla badante, requisiti e punti a favore di una badante.
Se, invece, vorresti affidarti ad esperti del settore, puoi richiedere maggiori informazioni sul sito ufficiale Santa Rosa Assistenza o puoi venire in una delle nostre agenzie!