Lettera di licenziamento: cos’è e cosa fare se la badante non la firma?

07/01/2020
10 Minuti

Ci possono essere migliaia di motivi che spingono una famiglia o un datore di lavoro a porre fine a un contratto lavorativo, per esempio difficoltà finanziarie, incomprensioni, malcontenti, inefficienza da parte del lavoratore ecc.

Quando si decide di terminare un rapporto lavorativo è necessario scrivere una lettera di licenziamento, ma cosa fare se la badante non firma la lettera di licenziamento? In questo articolo si vogliono dare tutte le informazioni utili riguardanti la lettera di licenziamento, la sua utilità e cosa fare in alcuni casi specifici.


Lettera di licenziamento badante: cos’è?

Quando un datore di lavoro decide di licenziare un dipendente, è necessario che dia un preavviso attraverso una lettera di licenziamento, ovvero una lettera che contiene la dichiarazione di voler terminare il contratto.

Si tratta di una pratica prevista dalla legge 604 del 1966 e espressa nell’articolo 2. Essa può essere inviata come raccomandata o consegnata a mano. Bisogna ricordare che, al fine di avere prova di tale preavviso dato al lavoratore, è consigliato utilizzare la raccomandata AR. e tenere la ricevuta oppure consegnare la lettera di fronte a un eventuale testimone. La lettera deve contenere:

  • nome e cognome del datore di lavoro e del lavoratore ricevente
  • la dichiarazione di voler cessare il rapporto lavorativo
  • indicare i giorni di preavviso dati e la data in cui il rapporto avrà termine
  • indicare l’ultima busta paga e tutti i pagamenti da saldare


Non è, invece, necessario, nel caso dei lavoratori domestici, specificare i motivi che hanno portato alla decisione di licenziamento.

Bisogna poi ricordare che non è possibile licenziare o minacciare un licenziamento in forma orale, in quanto sanzionabile dall’articolo 18 per i lavoratori.


Cosa fare se la badante non firma la lettera di licenziamento?

Importante, per la tutela del datore di lavoro, è quindi inviare e consegnare la lettera, conservandone la ricevuta. Tuttavia, frequentemente, succede che il lavoratore si rifiuti di firmare la lettera o dica di non averla ricevuta e per questo motivo bisogna sapere come comportarsi.

Spesso si è sentito parlare di dipendenti che rifiutavano di firmare la lettera di licenziamento. Tuttavia, come dichiarato dalla corte di cassazione, il lavoratore una volta ricevuta la lettera di preavviso non ha diritto di non firmare e la presa visione senza firma non determina l’invalidità dell’atto di licenziamento.

Nel caso in cui il lavoratore non sia reperibile e, quindi, non riceva la lettera AR. entro i 30 giorni di giacenza, la procedura viene portata avanti automaticamente.

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