Differenza tra imprenditore e lavoratore autonomo

07/01/2020
10 Minuti

Spesso si sente parlare di imprenditori e lavoratori autonomi come fossero sinonimi, ma essi non sono la stessa cosa. In questo articolo si analizzano le differenze per fare un pò di chiarezza sull’argomento.


Imprenditore: cos’è e quali sono le caratteristiche?

Come suggerisce l’articolo 2082 del codice civile, l’imprenditore è una persona che intraprende un’attività economica produttiva o per lo scambio di servizi o beni. Si tratta, quindi, di una persona che possiede un’attività economica in cui vengono prodotti e scambiati servizi di vario genere.

Il suo operato si caratterizza per investimenti di capitale, stabilimenti (come uffici, negozi, capannoni), assunzioni di lavoratori dipendenti, forza lavoro, materie prime. I suoi investimenti contribuiscono alla formazione dei mercati e allo sviluppo di beni e servizi utili.


Lavoratore autonomo: cos’è e quali sono le caratteristiche?

Quando si parla di imprenditore autonomo, anche detto libero professionista, si tende ad indicare generalmente un lavoro di stampo intellettuale relativo alle conoscenze possedute dallo stesso lavoratore. In questo senso, il lavoratore autonomo può anche non produrre beni materiali, ma esprimere il suo lavoro mediante consulenze, pareri e progettistica.

Risulta, quindi, nel caso del libero professionista, la superiorità della sfera intellettuale rispetto a quella commerciale e produttiva. A differenza dell’imprenditore, il lavoratore autonomo non assicura un risultato finito, ma piuttosto la realizzazione dell’opera intellettuale.

Inoltre, nel caso del lavoratore autonomo la retribuzione è garantita anche senza un risultato tangibile, ma direttamente dal momento che presta la sua opera. Esempi di lavoratori autonomi sono gli psicologi, gli artisti e scrittori freelancer, medici, avvocati, consulenti commerciali ecc.

Nel caso di alcuni liberi professionisti, come per esempio i medici, è necessario possedere competenze certificate a norma di legge, iscrivendosi ai specifici albi. Nel caso, invece, di professioni autonome per cui non è necessaria l’iscrizione all’albo, è possibile iscriversi ad associazioni di categoria.

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