La badante è un profilo professionale che svolge varie e delicate mansioni la cui importanza è ormai non solo pienamente normata e dettagliata dalla legge, ma è anche riconosciuta dalla società civile.
Deve saper coniugare vari livelli di competenza professionale (in base al livello di autosufficienza e allo stato di salute dell’assistito) a una spiccata sensibilità, per far sentire sereno e soddisfatto tanto l’assistito che i suoi congiunti e parenti, desiderosi di potersi ritagliare del tempo per sé fidandosi e abbandonando le preoccupazioni.
La scelta di una badante non è affatto decisione facile da prendere per le famiglie: il costo, la gestione di un contratto di lavoro e del ruolo datore di lavoro, e soprattutto la difficoltà di introdurre una figura estranea al nucleo familiare. Quali sono le competenze che fanno di una badante un elemento davvero di grande sostegno per la cura dei genitori anziani?
Cosa fa una badante davvero brava
Se dovessimo riassumere in poche parole il lavoro di un assistente familiare, il termine formale con cui è chiamata badante, è: la badante si prende cura delle persone.
Compagnia, conversazione, accompagnamento, preparazione cibi, pulizia e decoro dell’ambiente abitativo, accudire l’assistito nella propria igiene personale, preparazione pasti, assistenza infermieristica semplice o complessa, semplice presenza notturna, presenza notturna con assistenza attiva. La badante, il più delle volte di nazionalità straniera, deve avere una buona padronanza della lingua italiana, per potersi interfacciare senza equivoci con l’assistito, con i suoi parenti, e con i soggetti esterni alla famiglia (dal medico, al farmacista, al negoziante).
1. Compagnia
La badante dev’essere un’ottima ascoltatrice e una sensibile conversatrice: non fredda, ma nemmeno invadente, deve sapersi adattare alla personalità dell’assistito, lasciargli i suoi spazi, rispettare la privacy sua e dei suoi congiunti. Deve sapersi adattare a orari e abitudini della casa (presenza di animali domestici, presenza di parenti e amici, orari di sonno/veglia, di passeggiate, attività di svago e quant’altro).
Sorridente, per mettere a proprio agio. Gentile, paziente, mai brusca: la persona che sta assistendo era pienamente autosufficiente, e le sue attuali difficoltà vanno approcciate con comprensione e delicatezza.
2. Preparazione pasti
Il saper cucinare adattandosi a gusti, abitudini e necessità mediche dell’assistito, è una competenza che non può assolutamente far difetto a una brava badante. Anche piatti semplici, ma presentati bene. Il tavolo apparecchiato, il cibo servito con cura e altri dettagli che sanno dimostrare amore verso l’assistito.
3. Pulizia e decoro degli ambienti
La badante deve avere anche abilità sulle faccende domestiche, è incline a ordine e pulizia degli ambienti, per rendere gradevole e confortevole la casa per l’assistito, riservando un rispetto particolare agli oggetti che rivestono un particolare valore affettivo lui o lei.
4. Igiene dell’assistito
La badante deve avere il tatto e la discrezione per poter svolgere, se e quando necessario, mansioni che prevedono uno stretto contatto con l’assistito (coadiuvarlo nella vestizione, nelle abluzioni e nel cambio di pannoloni e altri ausili).
5. Assistenza Infermieristica
Le mansioni della badante variano a seconda che la persona assistita sia autosufficiente o non auto sufficiente; a seconda che necessiti di assistenza infermieristica semplice (misurazione di pressione e temperatura, somministrazione di farmaci, praticare iniezioni intramuscolari e sottocutanee) oppure di assistenza infermieristica complessa (ad esempio l’applicazione e rimozione di flebo). In mancanza di familiari, la badante deve essere attenta a cogliere tutti i segnali che possono essere importanti per il medico per capire se le condizioni del paziente migliorano o peggiorano.
6. Lingua
La badante deve esprimersi agevolmente in italiano, non solo per una soddisfacente e fluida conversazione con l’assistito, ma anche per interfacciarsi con tutti i soggetti che si incontreranno durante gli accompagnamenti (negozi, farmacia, visite in studi medici) e per gestire telefonate di emergenza (118, congiunti) in modo da farsi capire chiaramente, sulla base sia di istruzioni precedentemente ricevute sia basandosi sul proprio intuito: una conoscenza del quadro medico e caratteriale del proprio assistito le permetterà di capire quando è necessario un intervento proprio o esterno, e saper dialogare correttamente con l’assistito e gli altri soggetti coinvolti è fondamentale.
Sostegno alla badante
Oltre a doveri e competenze, è bene tener presente che la badante può avere essa stessa bisogno di essere sostenuta nel proprio lavoro.
La sua soddisfazione professionale deve essere supportata dalla famiglia che l’accoglie, che deve impegnarsi per costruire un buon rapporto di lavoro, fondato su regole e confini chiari e concordati. È bene prevedere uno spazio per lo scambio di informazioni e la discussione con i familiari, che potranno così trovare il modo per esprimere stima e gratitudine per il lavoro svolto dalla badante.
Alcune agenzia di ricerca e selezione del personale offrono corsi e coaching alle badanti per migliorare la loro professione e sanno consigliare le famiglie su come creare un ambiente armonico.